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martedì 31 agosto 2021

 

Nella chat no vax è caccia a medici, politici e giornalisti con liste di nomi: "Fermateli"

Su Telegram si scatena l'offensiva di chi rifiuta i vaccini e il certificato verde. Pubblicate liste e dati personali. Interviene anche il Garante e la politica chiede aiuto

Foto di repertorio - foto Ansa

Ha raggiunto gli oltre 40mila iscritti il canale Telegram più cospicuo con l’obiettivo di radunare tutti coloro che si vogliono opporre al Green Pass, che chiamano “Passaporto schiavitù”. Non è l’unico canale, ma è sicuramente uno di quelli più strutturati e da lì arrivano minacce e intimidazioni con insulti a chi, invece, al Green Pass ci crede e ne ha fatto una battaglia. Per questo, in queste ore, nel canale Telegram “Basta dittatura” si pianificano vere azioni di protesta contro l'obbligo di utilizzo del documento. Qui sono arrivate minacce anche pesanti, soprattutto a politici e giornalisti. In primis il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, definito “Un altro infame da giustiziare", per cui "è necessario il piombo". A scatenare l'odio contro il ministro degli Esteri alcune sue dichiarazioni a favore del vaccino anti Covid. Di Maio ha affermato che "tutto l'arco politico deve condannare le violenze No vax" e rivolto un appello generale alla calma, invitando tutti a non soffiare sul fuoco della polemica. Insulti e denigrazioni anche per medici, come Bassetti e Burioni e giornalisti. Presa di mira la redazione de La Repubblica come anche quella di Libero, di cui sono stati pubblicati i nomi del Cda

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